Si spengono i riflettori, si smonta la cinepresa, in uno scatolone di legno gli abiti di scena e le maschere, via gli strumenti, le bacchette, i tamburi. Pian piano si affievoliscono le voci, le urla dei ragazzi che per qualche ora hanno attirato la curiosità dei vicini si fanno via via più lontane, dirette verso casa. È ormai buio da un pezzo e in piazza Su Cuzzone resta solo qualche angolo illuminato dalla flebile luce dei lampioni, e ancora palpabile l’eco di una serata di riprese, la fatica mista all’euforia, frammenti di un ultimo giorno insieme, prezioso, intenso.
Così si è chiuso, mercoledì 16 dicembre, il laboratorio teatrale “Storie del mio villaggio”, previsto dalla linea B1 del bando “Tutti a Iscol@”, condotto dalla compagnia Cada die Teatro e finalizzato alla messa in scena e realizzazione di un cortometraggio, che ha coinvolto venti alunni di due classi terze della scuola secondaria di San Pietro. Un progetto durato trenta ore, nel corso delle quali i ragazzi si sono misurati con attività di diversa natura, dalla costruzione dei costumi e delle maschere da indossare in scena al training teatrale vero e proprio, passando per l’esecuzione dell’accompagnamento musicale con strumenti a percussione. Una molteplicità di stimoli e spunti perché ognuno dei partecipanti potesse trovare la dimensione adeguata a sviluppare i propri talenti, a crescere emotivamente, a sentirsi parte di un progetto, di una compagnia, di un gruppo.
Voluto fortemente dai docenti, il progetto del teatro, ormai tradizione nel plesso di San Pietro, quest’anno ha rappresentato una vera e propria scommessa, un atto di coraggio in un tempo in cui l’emergenza sanitaria parrebbe imporre solo cautela, distanza, rinunce. Invece, nel rispetto di tutti i protocolli anti contagio, la nostra scuola ha dimostrato ancora una volta che esistono altre vie percorribili e che, purché ci sia la volontà, esse possono essere intraprese con determinazione, con gioia e con un pizzico di follia. Quella da noi percorsa è una strada che ha condotto al successo formativo degli alunni coinvolti, attraverso un arricchimento personale e relazionale e tramite il raggiungimento di obiettivi di apprendimento trasversali.
Tante le figure coinvolte nella realizzazione di questo progetto, che vogliamo ringraziare una ad una: un primo e speciale ringraziamento va alla compagnia Cada die teatro, che con Francesca, Marilena, Mario, Giorgio e Marco ha strutturato un percorso altamente realizzabile, traducendo il nostro desiderio di coinvolgere più classi in un piano operativo concreto, dotato di una fattibilità a prova di pandemia, oltre che di un’enorme e indiscutibile bellezza.
Ringraziamo la Dirigente scolastica, che all’indomani del suo arrivo nella nostra scuola, per giunta in un anno come questo, si è presa l’enorme responsabilità di avviare un progetto di interclasse in orario extrascolastico, permettendoci di offrire agli alunni delle classi in uscita l’esperienza più ricca e completa possibile.
Ringraziamo la D.S.G.A., che con il suo lavoro ha curato tutti gli aspetti burocratici del progetto, fermamente convinta, come noi, che esso rientrasse nel lungo elenco delle priorità, e rendendolo perciò possibile.
Ringraziamo i genitori, che hanno creduto in noi sancendo alla cieca il loro attestato di fiducia e acconsentendo alla partecipazione numerosa dei loro figli.
Ringraziamo i colleghi non direttamente coinvolti nel laboratorio, per la squisita clemenza mostrata nei confronti dei membri del cast nel programmare verifiche e interrogazioni.
Ringraziamo i collaboratori scolastici, che hanno contribuito al corretto funzionamento degli aspetti logistici e presenziato con discrezione e talvolta con sincero entusiasmo ai vari incontri.
Ringraziamo la cocciutaggine, la passione e l’affiatamento che ha portato i docenti organizzatori a fare l’impossibile perché si tornasse in scena.
Infine, ringraziamo i nostri piccoli grandi attori: per l’energia data in prestito a questo sogno, per aver riscritto, in un tempo così incerto, la fiaba collettiva di un domani visto di nuovo ad occhi aperti, la vostra fiaba. Proprio come Maria Mezzomondo, voi, in mezzo al mondo, avete allestito il sipario di un posto migliore, pieno di colori e musica, denso di voci e risate, mettendo in scena un altro presente possibile, quello che tutti noi vorremmo e che vi auguriamo sia il vostro futuro, un giorno. Siamo orgogliosi di voi!
Nell’auspicio che tutto questo non sia che uno splendido inizio, auguriamo a tutti un felice anno nuovo.
A medas annos!
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